22/01/2024 PADOVA – Era tornato a spacciare nonostante l’obbligo di dimora nel comune di Padova e il divieto di allontamento da casa nelle ore serali il tunisino arrestato dalla polizia. In manette anche un nigeriano su cui pendeva un mandato di arresto del Lussemburgo. || Quasi a dire, il lupo perde il pelo ma nonostante una bella tirata d’orecchie, non il vizio. E quello dello spaccio non lo aveva di certo perso il tunisino di 21 anni già bloccato una prima volta dagli agenti della squadra mobile di Padova. Il giudice aveva deciso per lui misure alternative alla detenzione: l’obbligo di dimora nel comune di Padova e il divieto di allontanamento da casa durante le ore serali, entrambi disattesi praticamente da subito. Il 21enne alla fine è stato notato e poi arrestato a Limena lungo l’argine del Brenta dopo aver ceduto due dosi di cocaina. Non solo, nascosta nelle ruote dell’auto gli agenti hanno recuperato altri 20 involucri di polvere bianca e mille euro in contanti. In carcere è finito anche un nigeriano di 30 anni arrivato a Padova da poche settimane. Su di lui pendeva un mandato d’arresto europeo emesso dal Lussemburgo per detenzione di 12 involucri di cocaina. Dovrà scontare in carcere due anni. (Servizio di Chiara Gaiani)


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