22/03/2024 PADOVA – Ancora provvedimenti contro gli ultras catanesi che hanno partecipato agli scontri dello stadio Euganeo. 17 i daspo emessi dalla Questura, tre degli ultras arrestati avevano partecipato nel febbraio del 2007 agli scontri allo stadio di Catania dove morì il poliziotto Filippo Raciti. || Dopo gli 11 ultras arrestati cominciano ad arrivare i primi daspo per i sostenitori catanesi protagonisti dell’invasione di campo all’Euganeo e degli scontri con la polizia martedì sera nell’intervallo della partita di andata di Coppa Italia contro il Padova. 17 i provvedimenti di divieto di partecipazione alle manifestazione sportive: 7 sono della durata di 10 anni di cui sei con obbligo di firma, 5 della durata di 5 anni di cui 4 con obbligo di firma per tre anni e 5 della durata di due anni, a questi si aggiungono 12 fogli di via obbligatori della durata di 4 anni. Tre degli ultras arrestati e colpiti dai daspo erano stati coinvolti negli scontri del 2 febbraio 2007 allo stadio Massimino di Catania durante il derby con il Palermo quando fu ucciso l’ispettore capo della Polizia di Stato Filippo Raciti, si tratta di un 46enne, un 41enne e un 40enne con precedenti per droga e furto. I daspo riguardano gli 11 arrestati e altri 6 catanesi che alla stazione ferroviaria di Padova mentre prendevano il treno dopo la partita sono stati trovati con fumogeni, petardi e una bomba carta. Tra i daspati ci sono anche un 17enne e un 18enne, mentre un tifoso di 25 anni è stato denunciato e colpito da daspo perchè incastrato dalle telecamere e dal documento d’identità che gli era caduto in campo durante l’invasione e i tafferugli. Tutti gli ultras arrestati hanno numerosi precedenti per rissa e reati da stadio e a vario titolo sono pregiudicati per associazione mafiosa, droga e rapina. Un daspo di 10 anni riguarda ovviamente il 40enne ultras che per primo ha scavalcato e ha aperto il cancello consentendo l’invasione di campo. Il Questore di Padova sottolinea come sia necessaria una riflessione, persone già condannate e recidive per comportamenti violenti dovrebbero essere interdetti dagli stadi a tempo indeterminato. Nel frattempo il giudice sportivo ha disposto che la prossima partita casalinga di ritorno tra Catania e Padova al Massimino si svolga a porte chiuse. La società etne (Servizio di Valentina Visentin)


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