13/04/2024 PONTE SAN NICOLO’ – La tragedia della centrale idroelettrica di Suviana. Chiusa nel silenzio la famiglia di Adriano Scandellari, l’ingegnere morto in uno degli incidenti più gravi nella storia delle centrali idroelettriche. A Ponte San Nicolò si attende il ritorno della salma per celebrare i funerali. || Nessuna certezza, qualche sicurezza a partire da lunedì. La comunità di Ponte San Nicolò spera di poter dare l’ultimo saluto in questa chiesa ad Adriano Scandellari, l’ingegnere di Enel Green Power morto nell’esplosione alla centrale idroelettrica di Bargi. 57 anni, l’uomo, che vive nella cittadina alle porte di Padova da sempre con la moglie e le due figlie, era amatissimo vicepresidente del consiglio pastorale della parrocchia. Accanto alla moglie, ai fratelli e al parroco di Ponte San Nicolò don Daniele Cognolato nel bolognese c’era anche il sindaco giovedì al momento del riconoscimento della salma di Adriano Scandellari. La famiglia è chiusa nel silenzio. Accanto all’anziano padre il fratello sacerdote di Adriano, don Leonardo e la sorella Raffaella. Nel frattempo restano stabili ma gravi le condizioni dei due feriti veneti nell’esplosione: l’ingegnere padovano Stefano Bellabona ricoverato a Parma e il veneziano Sandro Busetto ricoverato a Pisa. – Intervistati MARTINO SCHIAVON (Sindaco Ponte San Nicolò) (Servizio di Chiara Gaiani)
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