17/05/2024 MARGHERA – Maltempo. Il punto alla Protezione Civile: il peggio è passato ma ora l’attenzione è massima per il passaggio del colmo di piena. Fondamentali nell’evitare il disatro, ha detto il presidente Zaia, le opere idrauliche. || La macchina operativa che ha fronteggiato il maltempo ha funzionato evitando un disastro. L’ha sottolineato il presidente Zaia facendo il punto della situazione nella sede della protezione civile a Marghera. Una decina gli argini rotti lungo i fiumi, a fronte dei 32 nel 2010, allagamenti nelle abitazioni e lungo le strade, frane, e la chiusura di un tratto della Pedemontana. La criticità più preoccupante a Camposampiero, con la rottura dell’argine del Muson. E i casi Venezia, con 110 cm di marea ma allagata a causa del violento temporale, e Castelfranco.Fondamentale la realizzazione delle opere idrauliche. Zaia poi lancia un messaggio ai cittadini: documentate i danni e poi la regione li chiederà allo Stato.Il pericolo ora è scongiurato ma resta l’allerta fino alle 14 di sabato nei bacini del basso brenta, bacchiglione e basso piave, sile e bacino scolate in laguna per il transito del colmo di piena. – Intervistati LUCA ZAIA (PRESIDENTE REGIONE VENETO), GIANPAOLO BOTTACIN (ASS. REGIONALE PROTEZIONE CIVILE) (Servizio di Ilaria Marchiori)


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