25/06/2024 PADOVA – Il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale ha ricostruito un imponente sistema criminale costituito da due società fornitrici di energia e gas con sede a Padova specializzato in attivazioni fraudolente di contratti, estorsioni ed autoriclaggio. Migliaia i truffati, 40 gli indagati. || Telemarketing selvaggio, truffe ed estorisioni. Sgominata una banda con sedi a Padova e in Albania da parte della polizia spostale coordinata nelle indagini dalla Procura di Milano. Tutto è partito dalla denuncia di un sacerdote milanese tartassato da telefonate da parte di operatori di callcenter dai toni minaccosi a far partire le indagini della Polizia Postale di Milano su una rete internazionale di criminali, la maggioranza albanese, dediti alle truffe telefoniche per contratti di luce e gas. Le chiamate, arrivate a centinaia di persone, vertevano su presunte bollette non pagate relative a contratti mai stipulati da chi veniva contattato. Per le truffe i malviventi usavano anche l’intelligenza artificiale per simulare di aver ottenuto il consenso vocale. I raggiri partivano da insistenti telefonate, fatte a tutte le ore del giorno e della notte, finalizzate alla raccolta dati delle persone, che erano convinte di parlare con l’Arera (Autorità regolamentazione rete energia e ambiente), o con le compagnie con cui avevano contratti. Alle medesime persone veniva poi fornita una scusa per cambiare temporaneamente operatore, come fughe di gas o interruzioni di servizi per lavori pubblici. Quando il gruppo non riusciva a persuaderli, stipulava comunque contratti a loro nome oppure usava l’intelligenza artificiale per registrare e modificare le loro voci e poi usarle per siglare con “si” virtuali i contratti vocali. Nei mesi successivi poi partivano le chiamate moratorie perottenere i pagamenti. “Intanto ti depotenziamo la corrente e senon paghi te la stacchiamo”, le minacce ricevute da una donna di87 anni, finita nel mirino dei truffatori. Le truffe hanno portato ad un bottino di circa 9 milioni di euro coinvolgendo circa un migliaio di truffati. 35 le perquisizioni tra Italia ed Albania e 40 i denunciati a vario titolo. (Servizio di Francesco Rataj)
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