26/06/2024 CAMPOSAMPIERO – Le piogge incessanti in Pedemontana e l’esondazione dell’Avenale a Castelfranco hanno preoccupato i sindaci dei comuni padovani lungo l’asta del Muson. Dopo la rottura dell’argine a Camposampiero a maggio, Katia Maccarrone lancia un appello: «Si tratta di eventi ordinari, servono le opere per metterci in sicurezza». || Limacciose ma su livelli che non destano alcuna preoccupazione le acque del torrente Muson che raccolgono il deflusso dei 120 mm di pioggia caduti a Castelfranco Veneto in quattro ore nella serata di martedì. Per i cittadini è stata comunque una notte di veglia. Il 17 maggio era andata diversamente. Nel cuore della notte la rottura dell’argine con l’acqua e il fango a invadere case e aziende in sinistra idraulica. Oggi questo timore non c’è. Dai sindaci dell’asta del Muson, che hanno incontrato i tecnici del genio civile, l’appello è chiaro: sono necessari e urgenti gli interventi di rinforzo degli argini come sta avvenendo nel punto della rotta dove sono stati posati 70 metri di parancole con alla base una banchina per il sostegno dell’argine stesso. In destra idraulica stanno per partire dei lavori di diaframmatura dalla frazione di Rustega fino all’incrocio del Muson dei Sassi con il Muson Vecchio. – Intervistati KATIA MACCARRONE (Sindaco di Camposampiero) (Servizio di Chiara Gaiani)


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