03/09/2024 SELVAZZANO DENTRO – In questi giorni la vicenda di Paderno Dugnano dove un 17enne ha ucciso a coltellate padre, madre e fratello di 12 anni ha sconvolto l’opinione pubblica. Nel 2017 a Selvazzano un 16enne freddò il pade con un colpo di fucile da un anno dopo un percorso di riabilitazione e messa alla prova è un uomo libero. || Cinque anni fa uccise il padre con un colpo di fucile alla nuca mentre era appisolato in divano. Dopo un percorso di messa alla prova concessogli dopo la condanna in corte d’appello, il reato è stato estinto per Alberto che nel marzo del 2017 a Selvazzano uccise il padre Enrico. Il ragazzo era 16enne all’epoca dell’omicidio, in primo grado era stato condannato a 10 anni poi gli era stato concesso dalla Corte d’Appello il periodo di messa alla prova in una comunità e ha ottenuto il timbro di estinzione del reato. Oggi Alberto ha 23 anni è libero da oltre un anno, lavora come operaio, ed ha il casellario “libero da ogni pregiudizio” ha spiegato il suo avvocato Ernesto De Toni in un’intervista all’ANSA. Il ragazzo in questi anni ha sempre avuto accanto la madre e la sorella. E’ stato per 18 mesi nel carcere minorile di Treviso e poi in una comunità di recupero nelle Marche dove ha conseguito il diploma, la patente, ha lavorato e fatto volontariato. Nel 2023 – ha detto il suo avvocato – un’equipe di esperti ha accerto il superamento del suo programma di messa alla prova. L’omicidio era avvenuto il 24 marzo del 2017, il padre Enrico 52 anni si era appisolato in divanno dopo pranzo nella sua casa a Selvazzano, Alberto aveva preso un fucile custodito a casa dei nonni e lo aveva colpito alla nuca. Il movemente non era mai emerso. (Servizio di Valentina Visentin)


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