20/09/2024 TOMBOLO – Continua il processo per il femminicidio di Liliana Cojita, uccisa a Tombolo un anno fa. Il compagno, accusato del delitto, è stato giudicato capace di intendere e di volere. || E’ in grado di comprendere la gravità delle sue azioni, in termini giuridici è capace di intendere e di volere. A questa conclusione è giunta la perizia tecnica ordinata dalla corte d’assise di Padova su Youssef Molay Mahid, il cittadino marocchino accusato dell’omicidio della compagna Liliana Cojita. La donna, 55 anni, era stata trovata senza vita dopo che il 49enne si era presentato dai carabinieri di Tombolo dopo aver vagato in bici per più di un giorno confessando il delitto. Un raptus per motivi di gelosia, ha raccontato più volte l’uomo per una nuova relazione della donna che il compagno aveva anche provato a rianimare dopo averla soffocata con un cuscino. Accusato di omicidio volontario aggravato dalla relazione sentimentale, il processo contro Youssef Molay Mahid tornerà in aula il 17 ottobre. (Servizio di Chiara Gaiani)


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