27/09/2024 PADOVA – Tamponi rapidi Covid: ieri in Tribunale a Padova una nuova udienza del processo che vede quali imputati Roberto Rigoli, ex coordinatore delle Microbiologie del Veneto, e Patrizia Simionato, ex direttrice generale di Azienda Zero. A fine ottobre verrà sentito come testimone il professor Andrea Crisanti || In aula le parole dei due manager della Abbott, la multinazionale iralndese produttrice dei tamponi rapidi al centro del processo. Hanno ricostruito la giornata del 28 agosto del 2020 quando i test rapidi vennero consegnati alla Microbiologia dell’Ospedale Ca’ Foncello i Treviso. Nuova udienza in Tribunale a Padova nel processo che vede imputati il professor Roberto Rigoli all’epoca capo delle Microbiologie del Veneto e l’allora direttrice generale di Azienda Zero Patrizia Simionato accusati di falso ideologico e turbativa d’asta nel procedimento di scelta del contraente. I due imputati non erano presenti ieri in aula. Nel pieno della pandemia da Covid 19 i test erano necessari per garantire lo screening e il tracciamento dei contatti dei positivi. Secondo l’accusa i tamponi Abbott sarebbero stati utilizzati senza effettuare verifiche approfondite, mentre per gli avvocati difensori di Rigoli e Simionato i test sarebbro stati già scientificamente validati dalla certificazione. Prossimo atto del processo il 24 ottobre quando i aula verrà sentito come testimone il principale accusatore il professor Andrea Crisanti, oggi senatore del Pd che prima di Rigoli era a capo delle Microbiologie del Veneto. Fu proprio un esposto di Crisanti a far partire l’indagine della Guardia di Finanza. Crisanti verrà sentito come testimone, ma non potrà essere interrogato su questioni tecniche e scientifiche. (Servizio di Valentina Visentin)
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