28/09/2024 VIGONZA – Sviluppi nell’indagine sul femminicidio di Giada Zanola, le novità arrivano dall’esito dell’esame tossicologico del compagno Andrea Favero in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato. || Nessuna traccia di benzodiazepine nel corpo di Andrea Favero, il 38enne in carcere con l’accusa di aver ucciso la compagna Giada Zanola lanciandola dal cavalcavia di Vigonza lungo la A4 vicino casa. Benzodiazepine che invece sono state ritrovate in quantità nel corpo della donna. Il farmaco antidepressivo, potente ansiolitico e con effetto miorilassante, era stato prescritto dal medico ad Andrea Favero che lo aveva richiesto adducendo forti stati di ansia e stress, lo aveva poi acquistato con la regolare ricetta, ma non lo ha mai assunto questo quanto stabilito dall’esame tossicologico e dal test del capello. Giada Zanola invece nelle settimane prima di morire aveva confidato alle amiche di sentirsi sempre stanca e di avere il timore di essere drogata dal compagno tanto che una volta si era sentita male e aveva vomitato dopo aver bevuto un cocktail preparato dal marito. Anche la sera prima di morire in un messaggio whatsapp inviato ad un’amica aveva detto di sentirsi fiacca e di vederci doppio. Secondo gli inquirenti Andrea Favero avrebbe drogato e poi gettato Giada dal cavalcavia simulandone il sucidio. In casa gli agenti della squadra mobile hanno sequestrato alcune scatole di Lorazepam il farmaco prescritto ad Andrea Favero che però non ha mai assunto e questo particolare potrebbe anche rafforzare l’ipotesi della premeditazione del delitto. (Servizio di Valentina Visentin)


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