21/11/2024 PADOVA – Sarà aperta nel Chiostro della Magnolia del Santo da sabato prossimo e fino al 16 gennaio Nel mio cuore come una ferita la mostra itinerante sul campo di concentramento di Chiesanuova dove, durante la seconda guerra mondiale, portò conforto e sollievo il venerabile padre Placido Cortese. || 3500 internati al mese in quello che per più di un anno fu uno dei maggiori campi di concentramento per slavi, sloveni e croati, all’interno della caserma Romagnoli di Chiesanuova tra il 1942 e il 1943. E’ una storia sconosciuta ai più a Padova questa dove brillò l’instancabile opera di carità a favore di uomini prostrati, stanchi e soprattutto affamati padre Placido Cortese. A 80 anni dalla sua uccisione a Trieste e a un secolo dalla professione solenne, la storia di padre Placido Cortese torna a intrecciarsi con quella di questo campo di concentramento dove il venerabile frate francescano si recava ogni giorno portando soprattutto cibo ma non solo. La mostra fino al 16 gennaio sarà visibile nel Chiostro della Magnolia nella basilica del Santo, la casa di padre Placido Cortese all’epoca direttore del Messaggero di Sant’Antonio. La mostra è curata da Antonio Spinelli e Maria Grazia Tornisiello che stanno conducendo un lavoro di studio sul campo di concentramento di Chiesanuova che nel 2025 sarà raccontato con una pubblicazione. Un’opera di memoria che si intreccia a doppio filo a quella della città dove sarà esposta dopo il 16 gennaio. – Intervistati padre GIORGIO LAGGIONI (Vicepostulatore causa beatificazione padre Placido Cortese), GIANNI BERNO (Consigliere Comunale Padova) (Servizio di Chiara Gaiani)
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