17/12/2024 PADOVA – Prima donazione samaritana di rene, ovvero da donatore vivente verso una persona sconosciuta in lista di attesa, dell’era post-Covid. Lo ha annunciato il Centro Nazionale Trapianti. La catena di donazioni è partita da Padova dove vive il donatore samaritano. || E’ la versione moderna della parabola del buon samaritano, il viandante che si ferma a prestare soccorso senza chiedere nulla in cambio. Il dono di uno sconosciuto ha innescato una catena che ha salvato la vita a tre persone. Parte da Padova la prima donazione samaritana di rene dell’era post covid, ovvero da un paziente vivente verso una persona sconosciuta in lista d’attesa e non ad un familiare, o a un amico. Grazie a questa donazione, sono stati realizzati 3 trapianti perché il rene del samaritano ha innescato una catena di donazioni e trapianti tra coppie incompatibili. I tre prelievi e tre trapianti sono avvenuti in tre diversi centri Padova, l’Aquila, Bologna, un fatto simile non accadeva da 5 anni e mezzo ed è il nono donatore del 2015 come ha reso noto il Centro nazionale trapianti. Il donatore samaritano padovano ha iniziato il suo percorso un anno fa, valutazione clinica e psicologica fino al momento giusto. Un intervento che anche per i chirurghi che lo hanno eseguito è stato una grande emozione.I trapianti sono stati realizzati in perfetta simultaneità: i reni sono stati portati da un ospedale all’altro dalla polizia stradale con le Lamborghini per il trasporto organi e sono stati trapiantati nei rispettivi riceventi, che stanno tutti bene. – Intervistati Prof. LUCREZIA FURIAN (Dir. Centro Trapianti Rene e Pancreas Padova) (Servizio di Valentina Visentin)
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