23/12/2024 PADOVA – L’Italia è destinataria di tre procedure di infrazione dell’Unione Europea per il mancato rispetto dei limiti stabiliti per lo smog. Lo stato potrebbe rivalersi sulle regioni e tra le peggiori per gli sforamenti c’è il Veneto. || Il conto da pagare è salato, 160 milioni di euro, e a pagarlo potrebbero essere le regioni meno virtuose in materia di qualità dell’aria. L’Italia infatti è destinataria di ben tre procedure di infrazione europea, per avere sforato i limiti di PM10, PM2.5 e biossido di azoto. Denaro che potrebbe essere richiesto alle regioni della pianura padana nonostante le procedure di infrazione riguardino anche agglomerati urbani al di fuori di questa zona, sostiene Legambiente Veneto che punta il dito contro le carenze dello Stato in terminid i provvedimenti a tutela dell’ambiente.A pagare dunque potrebbero essere i cittadini attraverso la tassazione, ma anche a livello di salute.In questo periodo i sindaci potrebbero fare qualcosa per esempio riducendo i pan e vin e i falò dell’epifania. – Intervistati LUIGI LAZZARO (Presidente Legambiente Veneto) (Servizio di Valentina Visentin)


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