15/01/2025 VIGONZA – Si difende dal carcere Andrea favero, il compagno di Giada Zanola racconta al suo avvocato di essere innocente e di non aver ucciso la donna gettandola dal cavalcavia || “Sono innocente, non ho l’ho uccisa io” a pronunciare questa frase Andrea Favero davanti al suo avvocato nei consueti incontri mensili. Il camionista di Vigonza è in carcere con l’accusa di omicidio di Giada Zanola, la compagna da cui si stava separando. La notte del 29 maggio Giada Zanola è stata gettata dal cavalcavia di Vigonza che passa sopra l’Autostrada A4 a pochi metri dalla loro abitazione. Secondo l’accusa Andrea Favero l’avrebbe drogata e poi fatta cadere tentando di simularne il suicidio. L’uomo durante l’arresto avvenuto il giorno seguente il delitto avrebbe fatto delle parziali ammissioni confessando l’omicidio, ma dicendo di non ricordare nulla. Una confessione non valida dal punto di vista processuale perchè fatta senza la presenza di un avvocato. Ora Favero al suo difensore continua a professare la sua innocenza. Le indagini però continuano gli inquirenti stanno aspettando l’esito della consulenza medico legale e quella sui telefoni cellulari. Gli esami tossicologici sul corpo di Giada Zanola hanno riscontrato la prensenza nel suo sangue di quantitativi di benzodiazepine, potenti psicofarmaci con effetti sedativi ed ipnotici. Importante poi l’analisi dei cellulari ritrovati e dei messaggi che la coppia si scambiava, alcuni cancellati da Favero. Giada Zanola ad un’amica pochi giorni prima di morire aveva confidato di temere di essere drogata dal compagno. Il figlio della coppia, 4 anni appena, al momento è stato affidato ai nonni paterni. (Servizio di Valentina Visentin)


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