17/02/2025 PADOVA – Le misure prese per limitare e contenere il diffondersi dell’influenza aviaria stanno dando i loro frutti. Lo racconta la direttrice dell’istituto zooprofilattico delle Venezie di Legnaro in provincia di Padova. || I dati sono buoni ma non bisogna abbassare la guardia. Da ottobre 2024 sono stati identificati 56 focolai di influenza aviaria nel pollame, circa 95 casi negli uccelli selvatici e nell’ultimo mese anche 3 positività nei mammiferi, un gatto e due volpi. I rischi per l’uomo però sono molto bassi.Le misure di controllo, con l’istituzione di zone di protezione e sorveglianza, insieme agli abbattimenti, hanno evitato il dilagare della malattia in modo incontrollato. Dal canto loro, le aziende devono continuare a investire in misure di biosicurezza.La necessità da parte delle istituzioni è di trovare fondi per rifondere gli allevatori colpiti dal diffondersi della malattia. – Intervistati ANTONIA RICCI (Direttore Istituto Zooprofilattico delle Venezie), VINCENZO GOTTARDO (Consigliere Delegato all’Agricoltura Provincia di Padova) (Servizio di Francesco Rataj)


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