11/04/2025 PADOVA – A Padova, la consegna di un premio di laurea in memoria di Giulia Cecchettin. Presenti il papà Gino Cecchettin e lo zio Andrea Camerotto. Le motivazioni della sentenza? Per papà Gino: «Dolore che si aggiunge a dolore». || E’ il premio di laurea di Coldiretti in memoria di Giulia Cecchettin, l’occasione per papà Gino per parlare delle motivazioni della sentenza che ha condannato all’ergastolo Filippo Turetta lo scorso 3 dicembre non riconoscendo però le aggravanti di stalking e crudeltà. Se papà Gino conserva l’estrema pacatezza che conosciamo, più diretto è lo zio Andrea Camerotto, presente perché socio di Coldiretti. La ferita sanguina ancora e se la giustizia prosegue il suo corso, ci sono infatti 45 giorni di tempo perché la difesa o la pubblica accusa possano ricorrere in appello contro la sentenza che altrimenti diventerà definitiva, continua anche il lavoro della Fondazione Giulia Cecchettin alla quale papà Gino sta dedicando ogni energia sperando, dal prossimo anno scolastico, di portare l’educazione affettiva nelle scuole. Una ferita che si riapre anche parlando di laurea. (Servizio di Chiara Gaiani)
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