19/05/2025 FONTANIVA – Ha fatto tappa a Fontaniva l’Operazione Fiumi di Legambiente, con alcuni dati non del tutto rassicuranti sul Brenta || Le acque chiare, fresche e dolci sono ormai rimaste quasi solo nella memoria poetica. Il corso del Brenta monitorato in sei punti da Legambiente nella quinta edizione di “oeprazione Fiumi” presenta dati in gran parte poco rassicuranti. I rilevamenti riguardano la presenza di escherichia coli, ovvero i batteri fecali, la cui abbondanza sarebbe dovuta alla forte piovosità dell’ultimo periodo. Secondo le normative vigenti, il limite consigliato allo scarico è 5000 (a Cadoneghe era il triplo, a Piove di Sacco più del doppio). Ma sopra la soglia di 1000, indicata da ARPAV si comincia a prendere in considerazione la possibilità di porre delle restrizioni per uso irriguo. L’acqua potabile in ogni caso non presenta contaminazione da escherichia coli. E questo è un dato fondamentale vista l’importanza del BrentaSaranno pronti solo entro fine anno i dati su glifosate e pfas, che sono più complessi da rielaborare. L’anno scorso lo stato chimico è risultato Buono in tutti i corpi idrici monitorati tranne che in tre punti nel basso corso del fiume, da Padova alla foce – Intervistati FRANCESCO TOSATO (Portavoce “Operazione fiumi 2025”), FRANCO SARTO (Circolo Legambiente Alta Padovana) (Servizio di Mirco Cavallin)


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