27/08/2025 PADOVA – Da un gruppo di scienziati provenienti dall’università di Padova un passo in avanti contro il diabete. Messo a punto un modello che ne rileva il rischio grazie all’intelligenza artificiale. || Un prelievo del sangue, la ricerca del test HbAc1, ovvero la cosiddetta emoglobina glicata. E’ questo l’esame principe attualmente a disposizione per l’individuazione dello stato di prediabete nella popolazione a rischio del diabete di tipo 2. Da un gruppo di scienziati che hanno completato il dottorato di ricerca in ingegneria dell’Informazione presso l’università di Padova la messa a punto di un modello che permette di essere molto più precisi nell’individuazione del rischio grazie a una combinazione di dati inseriti in un modello addestrato di intelligenza artificiale. Il team ha pubblicato su Nature i risultati di uno studio che ha reclutato mille persone da tutti gli Stati Uniti. I partecipanti hanno indossato un dispositivo messo a punto dal team, registrato i pasti, monitorato l’attività fisica, il sonno e il battito cardiaco, inviato campioni ematochimici per le analisi. Lo studio mirava, anche attraverso l’esame di un particolare microbioma intestinale, a capire quanto tempo servisse per abbassare i picchi glicemici sintomo di una condizione di diabete o prediabete. Un passo in avanti nella lotta a una malattia che agisce in modo silenzioso utile a dare una maggiore consapevolezza e soprattutto strumenti per rilevarlo in modo veloce. (Servizio di Chiara Gaiani)


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