27/08/2025 PADOVA – Lo aveva annunciato dal palco del Pride a Padova tre mesi fa e ha mantenuto la promessa. E’ polemica a Padova dopo che l’assessora al sociale Margherita Colonnello ha appeso “fiocchi” arcobaleno alla porta del suo ufficio a Palazzo Moroni per annunciare la nascita del figlio Aronne. || Parlava così al Pride di Padova lo scorso 31 maggio Margherita Colonnello, allora incinta, adesso mamma di un bellissimo bambino Aronne nato a Ferragosto. Come promesso, alla porta del suo ufficio a Palazzo Moroni, sono attaccati cinque fiocchi arcobaleno che nel giro di pochissimo sono stati sommersi dalle polemiche. Preferisce il silenzio al microfono ma sceglie la sua pagina facebook per esprimere il pensiero condiviso con il marito l’assessora al sociale che scrive: “Nostro figlio non ha ancora due settimane. Non avremmo immaginato di dover impiegare questo tempo prezioso sommersi da una polemica nazionale sulla nostra famiglia. I leoni da tastiera si sono scatenati sulla base di una dichiarazione non riportata correttamente, riempiendoci di odio. La “bestia” ha preso il nostro discorso al Pride di Padova (…) e lo ha distorto, rendendolo macchiettistico e un contenuto facile da condividere per alimentare violenza verbale (…) Ci siamo sentiti di augurare pubblicamente a nostro figlio di scegliere l’arcobaleno come simbolo di amore e pace in un mondo che distorce la bellezza e la varietà della vita al solo bianco e nero. Non gli abbiamo chiesto di decidere se essere maschio o femmina. Gli abbiamo promesso (…) che saremo sempre al suo fianco, qualsiasi cosa deciderà per la sua vita e chiunque deciderà di essere. Questo per noi vuol dire amore di genitori”. Sui fiocchi arcobaleno in comune, tra i primi ad alimentare la polemica il vicepremier Matteo Salvini che ha scelto le sue pagine social per pubblicare una foto sorridente di Margherita Colonnello con un commento: “Congratulazioni e auguri a mamma, papà e al bimbo! Ma era proprio necessario tutto questo?”. Dai social, la risposta della diretta interessata: “Speriamo che chi si erge a “difensore della famiglia” possa avere rispetto della nostra tranquillità in giorni così intensi e bellissimi. Giorni che vorremmo trascorrere solo in compagnia di nostro figlio, senza doverci difendere dagli attacchi della de – Intervistati MARGHERITA COLONNELLO (Assessora al Sociale comune di Padova) (Servizio di Chiara Gaiani)


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