12/09/2025 VIGONOVO – “Educhiamo all’affettività per salvare altre Giulia. Turetta non ha gestito l’ossessione del controllo”. A dirlo, durante la summer school a Cesenatico, Gino Cecchettin. || “Lo scopo della Fondazione dedicata a Giulia è diffondere la cultura del rispetto, che passa dalla gestione delle emozioni e dall’educazione all’affettività. Filippo non è riuscito a gestire l’ossessione del controllo. Se lo avesse fatto, probabilmente Giulia si sarebbe laureata, lui avrebbe avuto una relazione sana e due famiglie avrebbero continuato a essere felici”. A dirlo è Gino Cecchettin, da Cesenatico, rispondendo alle domande di giornalisti e studenti, durante la summer school della Scuola di politiche fondata da Enrico Letta. «Da quando mia figlia Giulia non c’è più, ha dichiarato ancora, il dolore è una costante della mia esistenza. Nel quotidiano, però, continuo a onorare la vita. Sarebbe scorretto nei confronti di Giulia non farlo. Ho imparato a lasciare andare. Non riesco a provare odio. Questo mi permette di pronunciare il nome di Filippo e mi ha permesso di incontrarlo in aula. Odiare significa provocare ulteriore male a noi stessi, nel tentativo di farlo agli altri. Tutti i giorni, invece, ci si dovrebbe alzare pensando a cosa si potrebbe fare per l’altro, soprattutto per le persone a noi vicine”, ha concluso. (Servizio di Ilaria Marchiori)
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