16/09/2025 CARMIGNANO DI BRENTA – Lento ma inesorabile il calo della falda acquifera nell’area delle risorgive a Carmignano di Brenta. Qui si sta lavorando alla creazione di due bacini artificiali di ricarica grazie a un’importante collaborazione pubblico-privato. || Da campi coltivati a mais a bacini artificiali capaci di ricaricare la falda soggetta dagli anni ’50 in poi a un progressivo calo e impoverimento. E’ un intervento nel segno della gestione responsabile e sostenibile dell’acqua quello realizzato nel comune di Carmignano di Brenta e sostenuto con oltre un milione di euro dal gruppo San Pellegrino che si impegna a curarne la manutenzione per i prossimi vent’anni. Nell’area a ridosso del bosco Limite saranno realizzati due bacini artificiali. L’acqua viene immagazzinata nel periodo ottobre maggio quando non viene utilizzata per scopi irrigui, il progetto è frutto di un’importante collaborazione pubblico privato realizzata con il supporto del Consiglio di Bacino Brenta e del Consorzio di Bonifica Brenta. Al lavoro anche Etifor, spin-off dell’Università di Padova. Nell’area troveranno ospitalità piante di 74 diverse specie che potranno essere piantate direttamente dai cittadini attraverso il sito WOWnature.it. I lavori di scavo sono già partiti. A ottobre saranno posizionati sensori per il controllo della qualità dell’acqua, a novembre partiranno le piantumazioni. – Intervistati ERIC PASQUALON (Sindaco di Carmignano di Brenta), ALESSANDRO NEGRI (Sustainability manager gruppo Sanpellegrino), LUCIO BROTTO (Co-fondatore Etifor) (Servizio di Chiara Gaiani)


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