06/10/2025 PADOVA – Si fingevano corrieri, e svuotavano i furgoni con la merce destinata ai negozi del centro. La Squadra Mobile di Padova ha arrestato due cittadini cileni. || La Squadra Mobile di Padova ha arrestato in pieno centro a Bologna due cittadini cileni, di 57 e 55 anni, irregolari e senza fissa dimora, mentre rubavano scarpe firmate, champagne e vino, dal furgone di un’azienda di consegne. Sono accusati anche di ricettazione di merce rubata ad altri corrieri nel capoluogo emiliano, per un danno economico accertato di circa 15.000 euro. I due arrestati sono sospettati di essere gli autori di altri furti simili, tra cui uno del 10 settembre scorso in centro a Padova, quando erano stati rubati contenitori di abbigliamento ed accessori di marca per circa 30.000 euro ai danni di un altro spedizioniere impegnato a scaricare materiale all’interno di un negozio. Gli investigatori avevano individuato il veicolo usato per trasportare la merce rubata ai corrieri in centro a Padova, intestato a un prestanome. Il mezzo, con a bordo i due sospetti, è stato intercettato giovedì a Bologna, e seguito dai poliziotti, che hanno poi pedinato i due cileni: uno aveva una divisa da corriere e un carrellino portapacchi, e l’altro faceva da “palo”. Il finto corriere si è avvicinato a un furgone, lo ha aperto e ha portato via alcuni scatoloni, e i poliziotti a quel punto sono intervenuti e li hanno bloccati. Dalla perquisizione del loro mezzo sono state trovate 78 paia di scarpe, per un valore commerciale di circa 10.000 euro, una ventina di bottiglie di champagne da 700 euro e profumi e prodotti estetici per circa 4.000 euro, restituite ai negozi. Sono stati trovati anche arnesi da scasso e un disturbatore di frequenza per bloccare le chiusure dei veicoli con chiavi elettroniche. Il 57enne risulta arrestato più volte, in concorso con il complice 55enne, per furto aggravato e ricettazione in varie città del nord Italia. Nel processo per direttissima per i due arrestati è stata decisa la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel quartiere milanese in cui hanno riferito di abitare, e l’obbligo di presentarsi ogni giorno alla polizia giudiziaria. (Servizio di Federico Fusetti)

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