03/11/2025 PONTE SAN NICOLO’ – Quindici anni fa l’alluvione che mise in ginocchio il Veneto. Ripercorriamo con le immagini cosa accadde nella provincia di Padova segnata profondamente dagli allagamenti e dai danni provocati dall’acqua e dal fango e il ricordo di uno dei sindaci che in quei giorni fu in prima linea || Ponte San Nicolò, Casalserugo, Bovolenta, Veggiano. L’acqua e il fango entrano nelle case tra il primo e il due novembre del 2010. Le immagini ci riportano a 15 anni nei giorni dell’alluvione che segnò il Veneto e in particolare la provincia di Padova. Le piogge intese da giorni, il vento di scirocco, il mare che non riusciva più a far defluire i fiumi, carichi anche delle neve sciolta in montagna. E così il Bacchiglione ruppe l’argine a Ponte San Nicolò, il ricordo è ancora vivo nella memoria del sidaco di allora Enrico Rinuncini.In una notte, Rinuncini eletto nel 2009, comprese a pieno il ruolo di sindaco, come racconta ancora emozionato.Oltre a Ponte San Nicolò si allagarono i comuni di Maserà, Casalserugo e l’intera zona industriale di Bovolenta che per giorni divenne accessibile solo utilizzando delle imbarcazioni. Prima del Bacchiglione ruppe l’argine anche il Frassine a Saletto di Mognanana e il Tesina a Veggiano. 15 anni dopo i bacini di laminazione aperti hanno fatto molto per la sicurezza idraulica del nostro territorio ma serve un’altra opera, l’idrovia. – Intervistati ENRICO RINUNCINI (Ex sindaco di Ponte San Nicolò) (Servizio di Valentina Visentin)


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