10/11/2025 PADOVA – A 81 anni dalla morte, ieri nella basilica del Santo il ricordo di padre Placido Cortese, il direttore del Messaggero di Sant’Antonio morto a Trieste nel 1944 dopo aver salvato civili, militari ed ebrei. || Della sua morte non si conosce neppure la data esatta. Padre Placidio Cortese, francescano, frate minore conventuale, era il direttore del Messaggero di Sant’Antonio e dopo l’armistizio del 1943 si prodigò nel soccorso agli internati del campo di concentramento di Chiesanuova e nell’organizzazione della fuga di ebrei, civili e militari, perseguitati dai nazifascisti. Rapito dai nazisti l’8 ottobre 1944, padre Placido morì dopo atroci torture nel bunker della Gestapo di piazza Oberdan a Trieste senza mai rivelare il nome dei suoi compagni. La basilica del Santo, che tanto amò, lo ha ricordato nel giorno della dedicazione della basilica lateranense a 81 anni dalla morte, con una solenne celebrazione presieduta dal cardinal Marcello Semeraro, prefetto del dicastero per le cause dei Santi cheì ha ricordato padre Placido Cortese nella sua omelia. Al termine della celebrazione, il pellegrinaggio al confessionale dove padre Placido Cortese incontrava file interminabili di persone e moltissimi giovani accogliendo la loro vita con lo stile di chi ha lasciato trasformare la sua esistenza dall’amore di Dio e accoglie i fratelli con quello stesso amore. Dal confessionale in segreto, padre Placido, minuto ma fermo, coordinava la “catena di salvezza” con la collaborazione di molti giovani, studenti e in particolare donne. (Servizio di Chiara Gaiani)
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