17/11/2025 PADOVA – Prima compie gesti di autolesionismo e poi aggredisce un agente: al carcere Due Palazzi di Padova l’ennesima aggressione || Un pugno improvviso, schizzi di sangue sul volto e la paura di un possibile contagio. È la dinamica dell’ennesima violenza avvenuta sabato nel carcere Due Palazzi di Padova, dove un agente di polizia penitenziaria è stato aggredito da un detenuto di origine straniera subito dopo un episodio di autolesionismo. A denunciare il fatto è il Sappe, il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.Secondo la ricostruzione del segretario regionale del Triveneto, Giovanni Vona, intorno alle 13 un detenuto originario dell’Est Europa si sarebbe procurato volontariamente delle ferite, rifiutando inizialmente qualsiasi cura. Solo l’intervento deciso di un sovrintendente sarebbe riuscito a convincerlo a farsi visitare dal medico dell’istituto. Durante il tragitto in infermeria la situazione è poi precipitata: senza preavviso, il detenuto ha tentato di colpire l’agente con un pugno, fortunatamente senza prenderlo in pieno viso. A preoccupare l’agente però gli schizzi di sangue arrivati negli occhi e per i quali dovrà ora sottoporsi a profilassi preventiva per escludere qualsiasi malattia.«Al Due Palazzi, dopo la stanza dell’amore, forse servirebbe anche la Rage Room, la stanza della rabbia, dove certi detenuti possono sfogare la violenza che li caratterizza» questo l’amaro commento di Vona.«Di fronte a episodi così gravi e frequenti non è più sufficiente esprimere dispiacere: servono misure urgenti e concrete» ha commentato invece Donato Capece, segretario generale del SAPPE che chiede un intervento immediato per salvaguardare il personale penitenziario sempre più a rischio. – Intervistati GOVANNI VONA (Segretario SAPPE Triveneto) (Servizio di Marta Zatta)
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