10/12/2025 PADOVA – Sono stati coinvolti 29 centri di ascolto Caritas sparsi nel territorio della Diocesi di Padova nell’indagine condotta dall’osservatorio delle povertà e delle risorse su 37 famiglie vulnerabili con figli. Fondamentale l’opera dei doposcuola e anche il ruolo dello sport. || 37 famiglie coinvolte, 5 italiane, 20 straniere, 12 formate da cittadini italiani nati all’estero. 26 sono coppie, 11 mamme sole con 117 i figli, 106 dei quali minori. E’ a loro che i volontari dei centri di ascolto Caritas sparsi nel vasto territorio della diocesi di Padova si sono rivolti per comprendere se la vulnerabilità economica incide sulla povertà educativa dei bambini e dei ragazzi. Il centro d’ascolto e il servizio della Caritas sostiene famiglie che tenderebbero ad isolarsi e intercetta le necessità, a partire dai doposcuola sostenuti dal progetto “Io speriamo che me la cavo”. Antenna sul territorio, attraverso il ruolo fondamentale dei volontari, la Caritas di Padova fa da collante e permette un’integrazione piena attraverso un sostegno sì economico ma anche dando vita a progetti che portino ad un’integrazione reale come quello che ha permesso a una bambina di continuare a fare danza nonostante la sua mamma non riuscisse più a pagarle i corsi. – Intervistati MARTA GABOARDI (Osservatorio delle povertà e delle risorse Caritas Padova), GIULIA PIOVAN (Psicologa), don MARCO GALLETTI (Responsabile Caritas Padova) (Servizio di Chiara Gaiani)


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