07/03/2022 PADOVA – L’oratorio di San Giorgio, al Santo, ha un “gemello”: una copia tridimensionale dell’edificio che dà la possibilità, tra le altre cose, di ammirare al computer i capolavori che ospita, visti da vicino e ad altezza occhi. || L’oratorio di San Giorgio in piazza del Santo, edificio patrimonio Unesco della città, affrescato nel 14mo secolo da Altichieri da Zevio e Jacopo Avanzo, ora ha una copia digitale alla portata di tutti. La Veneranda Arca di S. Antonio e la padovana Geolander hanno realizzato un incontro ravvicinato con il monumento.Una mappatura al millimetro eseguita con laser scan di tutta la struttura dell’oratorio, affreschi ad altezza occhi, ravvicinati, sempre digitali però, quando dal vero spesso sono lontani e in alto; una digitalizzazione che permettera di confrontare nel tempo lo stato di conservazione dell’oratorio.Da quando Padova è diventata Urbs Picta ha quasi raddoppiato il numero di volte in cui il suo nome è stata digitato sulla tastiera di un computer. Mentre le ricerche fatte con le due parole latine in tre anni sono aumentate del 1200 per cento. I numeri dei turisti a Padova sono in ripresa: dopo il record del 2019 con un milione settecentomila presenze e il crollo per il Covid, nel 2021 hanno sfiorato il milione. L’obiettivo è di arrivare quest’anno a 2 milioni di turisti e il Comune di sta attivando per questo, guerra permettendo. – Intervistati GIOVANNI MANTA (Geolander.it), Padre ANTONIO RAMINA (Rettore Basilica del Santo), ANDREA COLASIO (Assessore alla Cultura Padova) (Servizio di Guido Barbato)


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