07/03/2022 VENEZIA – Il presidente Zaia oggi a Marghera ha fatto il punto sull’accoglienza dei rifugiati ucraini, un migliaio al momento quelli arrivati ma nelle prossime settimane il numero potrebbe salire a 50 mila || Questa mattina convocata da Zaia,commissario all’emergenza rifugiati, la prima riunione dell’unità di crisi, intorno allo stesso tavolo tutte le figure coinvolte nell’accoglienza. Dopo la regolamentazione a livello nazionale dell’entrata in Italia dei profughi, il Veneto sta procedendo con la verifica dello stato di salute attraverso il tampone, offrendo la possibilità di vaccinarsi e di spostarsi con la delega al super green pass di 5 giorni previo test rapido o molecolare. Al momento sono un migliaio i rifugiati arrivati in Veneto, dato provvisorio visto che fa riferimento al numero di tamponi effettuati, ma potrebbe essere più elevato considerando che molti rifugiati stanno raggiungendo la nostra regione con mezzi propri o con familiari. Le stime del governo parlano di 700 mila, un milione di persone in arrivo nelle prossime settimane in Italia, in Veneto potrebbero giungere 40-50 mila persone. Si pone ora il problema di dove ospitare chi non ha amici o parenti in Veneto o in altre regioni. Al momento sono circa un migliaio le offerte arrivate alla protezione civile da parte dei cittadini che mettono a disposizione le seconde case ma anche alcune stanze delle loro abitazioni, e poi ci sono gli alberghi. Ma la solidarietà dei veneti si sta dimostrando anche attraverso le donazioni al conto corrente istituito dalla Regione Veneto:1064 i versamenti finora registrati, pari a oltre143.860 euro . La regione è al lavoro per individuare altre strutture d’accoglienza, mentre pensa ad un hub con un un ampio parcheggio e una struttura coperta dove i rifugiati possano trovare degli interpreti che forniscano loro le prime informazioni e dove possano avere la prima assistenza sanitaria. Nelle prossime ore dovrebbe arrivare in Veneto un pullman con 40 persone a bordo, di cui una quindicina disabili che saranno ospitati all’ospedale dismesso di Noale. Nei casi più delicati la regione è pronta ad un passo ulteriore ovvero andare a prendere queste persone direttamente alla frontie – Intervistati LUCA ZAIA (Presidente Regione Veneto) (Servizio di Francesca Bozza)


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