12/08/2023 PADOVA – Sta migliorando il paziende colpito dal virus della West Nile, è il secondo caso a Padova. Era arrivato in pronto soccorso in stato confusionale. Dall’Ulss la raccomandazione a non sottovalutare assolutamente sintomi come tremori e febbre. || I primi sintomi sono comparsi il 6 di agosto, tremori, febbre e debolezza. Ieri , quando il quadro clinico stava peggiorando, è arrivato in pronto soccorso ed è stato subito ricoverato a Medicina. E’ il secondo caso di West Nile nel Padovano. Si tratta di un uomo di 79 anni, residente a Monselice, attualmente ricoverato in Azienda Ospedale Università a Padova con una forma neuroinvasiva. L’anziano, vive assieme alla moglie in una zona rurale, il primo sintomo del peggioramente delle sue condizioni quando ha iniziato ad avere difficoltà nle linguaggio. L’esame del sangue ha confermato la tesi dei medici: West Nile. Le conidzioni dell’uomo sono in lento ma progressivo miglioramento. Dal dipartimento di prevenzione è arrivata la nota del medico che ha chiarito come il paziente non fose solito fare uso di repellenti contro le zanzare, trascurando i rischi che possono derivare da una semplice puntura di insetto. Al momento, nel Padovano, i casi restano numericamente poco significativi e isolati, con una differenza abissale rispetto all’estate 2022 quando gli episodi certificati superarono le 300 unità. Il dottor Luca Sbrogiò, Direttore dle Reparto di malattie infettive dell’Ulss6 Euganea ha diffuso una nota informativa per i cittadini, raccomandando l’utilizzo dei repellenti e di non sottovalutare sintomi come la febbre in estate. – Intervistati LUCA SBROGIO’ (DIRETTORE REPARTO MALATTIE INFETTIVE ULSS6 EUGANEA) (Servizio di Anna De Roberto)


videoid(zTeBSWeQl7E)finevideoid-categoria(servizio_tg)finecategoria