19/11/2024 PADOVA – Una lunga vicenda giudiziaria ha portato al risarcimento ai famigliari di un paziente che aveva subito un doppio trapianto di fegato ed era morto. I giudici hanno riconosciuto un errore di valutazione dei medici || La causa dei trombi che hanno provocato la morte del paziente era stata conseguenza di un primo trapianto errato con un fegato più grande di quello espiantato. Questa la spiegazione data dalla quarta sezione civile della Corte D’Appello di Venezia che ha condannato l’Azienda Ospedaliera di Padova a risarcire la moglie e le figlie di un 54enne di Napoli morto nel luglio del 2015 per delle trombosi seguite ad un trapianto di fegato. Per i giudici ci sarebbe un legame tra i “fenomeni trombotici” e l’intervento di trapianto e hanno così statbilito un risarcimento 847 mila euro. L’organo trapiantato al 54enne napoletano, affetto da gravi patologie al fegato, era troppo grande. Dopo l’intervento durato 11 ore il paziente ha delle complicazioni che portano ad un secondo intervento di ritrapianto. La stuazione peggiora a causa di trombi alle gambe. Il paziente muore il 12 luglio del 2015. La famiglia fa un esposto che per ben due volte viene archiviato, una consulenza e l’insistenza della moglie del 54enne fa arrivare il caso in appello e poi alla sentenza che ritiene che la grandezza del fegato trapiantato fosse eccessiva rispetto a quello espiantato e che quindi abbia provocato le complicazioni e il decesso del paziente. (Servizio di Valentina Visentin)
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