27/01/2022 PADOVA – Due nuove pietre d’inciampo sono state posizionate a Padova nel giorno della memoria. Sono dedicate a Desiderio Milch e Paolo Levi, martiri del nazismo. || Uno sforzo, un impegno, un obiettivo: non dimenticare. Celebrato in forma sobria il giorno della memoria nel cortile di palazzo Moroni a Padova dalle autorità cittadine. Un messaggio forte in un momento storico in cui un dodicenne a Livorno è stato insultato e picchiato perchè ebreo.Le celebrazioni per il giorno della memoria sono state l’occasione per posizionare due pietre d’inciampo dedicate a Desiderio Milch e Paolo Levi. Una in via dei fabbri ed una davanti all’università, luogo simbolo, decorato con la medaglia d’oro al valore militare per la lotta al nazi fascismo che proprio nel suo motto parla di libertà.La storia di Desiderio Milch, Erio per tutti, è quella di un giovane ebre da parte di padre che venne a Padova nel 1940. Appassoniato di glottologia decide anche la sua tesi, un’analisi del dialetto Fiumano. Tutto questo fino al marzo del 44 quando su delezione di un fascista italiano Erio, appena 21enne e il padre vennero deportati prima al campo di San Sabba a Trieste per poi essere deportato ad Auschwitz da cui non farà più ritorno. A Padova oggi c’era anche il nipote di Erio, figlio della sorella che solo per un caso si salvò dal rastrellamento nazista e che per lunghi anni non parlò di questa vicenda. – Intervistati DANIELA MAPELLI (Rettrice Università di Padova), FRANCO FABIANI (Nipote di Desiderio Milch) (Servizio di Francesco Rataj)


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