28/04/2022 PADOVA – Sono stata ascoltate in questura per ricostruire gli ultimi spostamenti di Ahmed la mamma e la sorella di Ahmed. La sorella è sempre più convinta che non abbia scelto di suicidarsi || Ahmed aveva tanti sogni, immaginava il suo futuro, si impegnava a scuola. Come può dunque aver deciso di togliersi la vita? Latifa e Hiba mamma e sorella di Ahmed non credono al suicidio, sono convinte che qualcuno abbia spinto il loro ragazzo a farlo. Lo hanno ripetuto ai poliziotti della Questura dove ieri mattina si sono recate per fornire ulteriori informazioni sulle ultime settimane di vita del 15enne. La mamma ha detto di averlo sentito al telefono per l’ultima giovedì sera intorno alle 22.15. Sembrava tranquillo, la voce non tradiva emozioni. Ahmed le ha detto di essere con degli amici davanti alla Chiesa del Cristo Risorto di Mortise, ma sembra che lì non sia mai arrivato. Il suo cellulare si è spento intorno alla mezzanotte dopo aver agganciato la cella di via Madonna del Rosario a Torre. E poi che fine ha fatto la sua bicicletta? La sorella 17enne Hiba ai nostri microfoni rivolge un appello agli amici. La famiglia di Ahmed in queste ore è circondata dall’affetto della comunità marocchina padovana. La mamma viveva da sola con i figli dopo la separazione dal marito. Ahmed era l’uomo di casa, dicono le amiche di Latifa. – Intervistati HIBA (Sorella di Ahmed), LATIFA (Mamma di Ahmed) (Servizio di Valentina Visentin)


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