12/09/2023 PONTE SAN NICOLO’ – Disposta l’autopsia sul corpo dell’autotrasportatore trovato morto all’interno di un pollificio di Ponte San Nicolò dopo un infortunio sul lavoro || “Era un lavoratore scuopoloso e instancabile” il dolore della compagna di Stefano Moletta il 56enne di Tombolo morto all’interno del pollificio Scarso di via Garibaldi di Ponte San Nicolò mentre stava effettuando una manovra con il carrello elevatore. Autotrasportatore per uno scattolificio era anche un lavoratore interinale a chiamata, proprio come venerdì notte, quando è avvenuta la tragedia. Il pubblico ministero ha disposto che sul corpo dell’uomo venga effettuata l’autopsia. I primi rilievi dei tecnici dello Spisal hanno stabilito che Moletta era sceso dal muletto ed è stato schiacciato dal mezzo contro il telaio metallico della finestra e con la testa ha infranto il vetro. Forse il 56enne non si è nemmeno accorto del mezzo che si è mosso schiacciandolo. L’autopsia servirà a capire se l’autista è morto su colpo o successivamente. Al momento dell’incidente, venerdì intorno a mezzanotte, era solo all’interno dell’azienda, il suo corpo senza vita è stato scoperto solo verso le 4 e mezza del mattino all’inizio del turno di lavoro, ma a quel punto i soccorsi sono stati vani. I rilievi affidati allo Spisal dovranno anche accertare se si sia trattato di una disattenzione fatale o di un malfunzionamento del carello elevatore. I sindacati dopo questo nuovo infortunio mortale sul lavoro chiedono interventi decisi in termini di prevenzione.Stefano Moletta era un cosiddetto “lavoratore somministrato”, cioè non dipendente direttamente dalla struttura in cui prestava servizio, ma fornito da un’agenzia interinale. – Intervistati MARCO GALTAROSSA (Segr. Confederale CGIL Padova) (Servizio di Valentina Visentin)


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