22/09/2023 ESTE – Allarme mafia in Veneto. Su proposta del questore di Padova, la polizia e la guardia di finanza hanno confiscato beni per oltre dieci milioni di euro nei confronti di un catanese che aveva la sua base operativa nella bassa padovana. || Era palese la sproporzione tra i redditi dichiarati negli ultimi cinque anni e il valore del patrimonio riconducibile a un imprenditore legato a un clan catanese di Cosa Nostra, per questo dopo un’attenta indagine patrimoniale condotta dalla divione di polizia anticrimine della questura di Padova e dalla compagnia della guardia di finanza di Este su proposta del questore di Padova il tribunale di Venezia ha disposto la confisca di quote societarie e beni per un valore quantificato in 10 milioni e 700 mila euro. A disposizione dell’amministratore giudiziario nominato dal tribunale vi sono quindi quote in 17 società di capitali, 13 immobili e tre terreni tra le province di Belluno, Milano, Venezia e Vicenza nonché tre auto. Il soggetto era già stato condannato dalla corte di appello di Catania per vari reati tra i quali associazione di stampo mafioso e dal tribunale di Rovigo per associazione a delinquere per truffa. La base operativa veneta delle società legate al catanese si trova nella Bassa Padovana da dove aveva continuato a perpetrare una serie di truffe in tutto il Nord Italia ai danni di ignare aziende portate sull’orlo del fallimento dopo aver venduto diversi milioni di euro di merci che non erano mai state pagate. (Servizio di Chiara Gaiani)


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