24/02/2022 ALTA PADOVANA – Pesanti anche nel settore agroalimentare gli effetti della guerra in Ucraina. I prezzi del mais, che rischiano di schizzare alle stelle, mettono in ginocchio gli allevamenti dell’Alta Padovana. || L’Ucraina è il granaio d’Europa per questo la guerra in corso rischia di far schizzare alle stelle tra gli altri il prezzo del mais, principale alimento del bestiame allevato in provincia e soprattutto nell’Alta Padovana. Dai 16 euro al quintale, il granturco è già passato a 28 con un aumento dell’87% che rende non più redditizio un settore già fortemente penalizzato dai bassi prezzi del latte. Circa settantamila capi vengono allevati in soli cinque comuni dell’area: Carmignano di Brenta, Campodoro, Gazzo, Massanzago e Trebaseleghe. Drammatico l’appello degli allevatori al governo: «Serve incentivare i contratti di filiera per un mais italiano certificato», spiega Maurizio Antonini direttore di Cia Padova. (Servizio di Chiara Gaiani)


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